Fastweb e Vodafone hanno avviato la selezione del partner media che gestirà gli investimenti pubblicitari del gruppo unificato a partire da gennaio 2026. Mindshare, Carat e un’agenzia Publicis competono per il mandato.

Il colosso delle telecomunicazioni risultante dalla fusione tra l’operatore svizzero e quello britannico ha dato il via alla selezione della nuova agenzia media che gestirà il budget pubblicitario a partire dal primo trimestre del 2026.
La procedura di gara, supervisionata dalla società di consulenza Ebiquity Italia, vede la partecipazione di tre importanti player del settore: Mindshare, attualmente responsabile della pianificazione per la divisione italiana, Carat del network Dentsu, che collabora da anni con l’ex marchio britannico, e una terza realtà appartenente al gruppo Publicis.
La nascita del nuovo gruppo telecomunicazioni risale ai primi mesi dell’anno corrente, quando Swisscom ha completato l’acquisizione dell’operatore mobile britannico attraverso la sua controllata italiana.
Il processo di selezione rappresenta una naturale evoluzione della strategia di consolidamento, considerando che le due entità operavano precedentemente con agenzie diverse. L’operatore italiano aveva scelto Mindshare alla fine del 2022 attraverso una gara competitiva, mentre quello britannico manteneva una partnership consolidata con Carat.
La direzione delle attività di Brand & Media della nuova entità è affidata a Michele Sarzana, che dovrà coordinare la transizione verso la nuova struttura operativa.
Sul fronte creativo, l’agenzia The Bunch continua a sviluppare le campagne per il marchio principale, dopo aver iniziato la collaborazione all’inizio del 2023 e aver firmato le prime comunicazioni del gruppo unificato. Parallelamente, Utopia del network M&C Saatchi mantiene la responsabilità creativa per le attività core dell’ex brand britannico.
A maggio, il gruppo ha inoltre confermato Caffeina nel ruolo di lead omnichannel agency per ho. Mobile, il marchio low-cost originariamente sviluppato dalla divisione britannica che continua a rappresentare un asset strategico nel portfolio dell’operatore unificato.