Intelligenza Artificiale
Alex Persky-Stern (Waymark): “L’intelligenza artificiale cambierà ogni angolo della produzione creativa”

Al Masters of B2B Marketing dell’ANA, a Naples (Florida), è andata in scena una delle sfide più ambiziose dell’industria pubblicitaria:…

Al Masters of B2B Marketing dell’ANA, a Naples (Florida), è andata in scena una delle sfide più ambiziose dell’industria pubblicitaria: creare e lanciare una campagna B2B completa in meno di 72 ore, grazie all’intelligenza artificiale. Tra i protagonisti di questo sprint creativo, Waymark, azienda specializzata in video AI con sede a Detroit, guidata dal CEO Alex Persky-Stern.

“Siamo una compagnia che realizza spot pubblicitari con l’AI,” ha spiegato Persky-Stern a The Drum. “Prendiamo gli asset del brand, li trasformiamo in storie, voice-over, visual e campagne pronte per andare in onda – in particolare su TV lineare e streaming.”


Un laboratorio creativo in tempo reale

Waymark è stata selezionata per partecipare all’AI Lab dell’evento, uno spazio sperimentale dove aziende B2B e tech provider hanno collaborato per costruire campagne pubblicitarie da zero in tre giorni.

“L’obiettivo era partire da niente e arrivare a uno spot B2B live entro mercoledì mattina,” racconta Persky-Stern. “È stato un vero lavoro di squadra tra brand e tecnologia.”

La novità? L’AI ha gestito l’intero processo: dalla ricerca strategica alla produzione. “Credo sia la prima volta in cui l’intelligenza artificiale viene utilizzata in ogni fase della filiera creativa,” ha sottolineato il CEO.


Il modello Waymark: rapidità e controllo

Il cuore del sistema di Waymark è un flusso di lavoro in cui l’AI lavora in sinergia con gli asset esistenti del brand. Una volta ricevuto il brief, la piattaforma analizza testi, immagini, loghi e informazioni online, e genera in pochi minuti cinque proposte di spot video completi. Il cliente può quindi scegliere script, stili visivi o combinazioni da modificare in tempo reale.

“Non si tratta solo di velocità,” ha chiarito Persky-Stern. “Garantiamo anche controllo creativo. È possibile fare modifiche puntuali come si farebbe con gli strumenti tradizionali: cambiare il logo, riscrivere una frase, regolare l’intonazione della voce.”


Dalle origini a GPT-3

Fondata nel 2018, Waymark ha cambiato pelle nel 2020, dopo aver ottenuto l’accesso anticipato a GPT-3, uno dei modelli di linguaggio più avanzati di OpenAI.

“Appena l’abbiamo visto, abbiamo capito che avrebbe cambiato tutto,” ha raccontato. “Abbiamo messo in pausa l’intera azienda per due anni, l’abbiamo ricostruita da zero con l’AI al centro e siamo ripartiti a gennaio 2023.”

Da allora, Waymark lavora con 12 delle 13 più grandi media company americane, tra cui Spectrum Reach, Comcast, Paramount, Fox e CBS, contribuendo a campagne da centinaia di milioni di dollari.


Dove sta andando il video pubblicitario

Secondo Persky-Stern, l’AI trasformerà ogni forma di produzione video. “Il nostro obiettivo è l’automazione completa e l’ottimizzazione del contenuto creativo. Meta e Google stanno costruendo i loro strumenti interni. Waymark vuole offrire la stessa potenza – ma a tutti gli altri.”

Il prossimo passo? Video cinematici generati con AI, una frontiera che Waymark si prepara a esplorare con il suo prossimo rilascio: “Le nuove tecnologie lo rendono finalmente possibile – ed è davvero stupefacente.”


Tecnologia al servizio della creatività

Pur essendo basata su algoritmi, Waymark si definisce una compagnia creativa, non solo tecnologica. “Il nostro team fondatore era composto da un direttore creativo e un direttore tecnico,” ha spiegato. “La tecnologia è solo uno strumento. Senza una vera sensibilità creativa, l’AI rischia di generare contenuti poco originali e poco efficaci.”

Il messaggio di Persky-Stern per i creativi che temono l’AI è chiaro: non abbiate paura, usatela. “Con questi strumenti si possono creare contenuti incredibili. È un momento di enorme opportunità per chi è disposto a sperimentare.”


Al centro della rivoluzione AI nella pubblicità, Waymark ha dimostrato che velocità, qualità e creatività non sono in conflitto, ma possono convivere – se supportate da tecnologia pensata per liberare il potenziale umano, non sostituirlo.

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